Il prestigioso incontro di studi scientifici sul territorio torna dal 6 all’8 ottobre a Cervia dopo 25 anni
Torna per la quinta volta e dopo 25 anni a Cervia il Convegno di Studi Romagnoli. Lo fa con grande verve e con un grande lavoro di preparazione. Sarà sede del convegno, dal 6 all’8 ottobre lo storico teatro comunale di Cervia “Walter Chiari” e vedrà la presenza del massimo esperto mondiale del tema del sale nei secoli scorsi e profondo conoscitore della realtà cervese Jean-Claude Hocquet. Il programma è stato presentato nell’ambito del Festival della Romagna.
Saranno tre giornate ricche di incontri coinvolgenti che esporranno studi scientifici di grande interesse rivolti al territorio nella sua completezza. Le sei sessioni su Cervia saranno arricchite da interventi cronologicamente distribuiti dall’antichità alla contemporaneità con un approccio multidisciplinare e con un’attenzione particolare alla vocazione salinara della città.
Tre sessioni del convegno saranno dedicate all’Archeologia e includeranno le indagini archeologiche avviate nel 2019, con interventi sullo scavo, la ricognizione sul terreno, le prospezioni geofisiche, le indagini ambientali, gli studi numismatici, l’archeologia dell’architettura, la cartografia archeologica digitale, l’archeologia pubblica. Per le numerose sessioni dedicate all’archeologia, il Convegno rientra anche nel programma “Cervia Archeologica”. Il calendario, che attraversa l’anno 2023 e giunge fino a marzo 2024 è stato presentato nel marzo scorso dall’assessore alla Cultura Cesare Zavatta al Salone dell’Archeologia e Turismo Culturale TourismA che si è tenuto a Firenze.
Il LXXIV Convegno internazionale di Studi Romagnoli sarà un’edizione davvero ricca di contributi: 58 infatti i relatori fra italiani ed esteri che prenderanno parte alla tre giorni di studi. Ospite d’eccezione sarà Jean-Claude Hocquet (Directeur de Recherche honoraire (CNRS),Faculté des Humanités, Université de Lille), massimo esperto mondiale del tema del sale nei secoli scorsi e profondo conoscitore della realtà cervese, che aprirà la giornata di sabato 7 ottobre con una Lectio Magistralis dal titolo “Il sale di Cervia nell’economia dell’Italia e dell’Adriatico settentrionale (secoli XII-XVII)”.
Il convegno, che si svolgerà in presenza dal 6 all’8 ottobre, si rivolge a studiosi, studenti, ordini professionali e all’intera cittadinanza. I lavori saranno quindi ad ingresso libero e aperti al pubblico.
“ E’ per Cervia un grande onore ospitare nuovamente il convegno di Studi Romagnoli.- dichiara il sindaco Massimo Medri- Sono passati 25 anni dall’ultima edizione che si è svolta qui. Quest’anno il convegno riserva ampio spazio allo studio archeologico legato al “Progetto Cervia Vecchia” avviato nel 2019 che per noi ha una grandissima importanza e che vede da parte della Amministrazione un forte impegno. Il convegno significa approfondimento culturale a tutto tondo sulla nostra realtà territoriale con grande beneficio per la città tutta e grande interesse per tutta la cittadinanza. Ringrazio l’organizzazione nella figura della Professoressa Alessia Morigi per la passione e per l’importante lavoro di organizzazione che l’ha vista impegnata per parecchi mesi”
“La Società di Studi Romagnoli è lieta di poter tornare dopo 25 anni a Cervia con un Convegno Internazionale interamente dedicato alla ricerca su un territorio di importanza cruciale non solo per le fiorenti civiltà che lo hanno attraversato ma anche per la sua odierna vocazione di terra di incontro tra persone e culture. – dichiara Alessia Morigi, presidente della Società di Studi Romagnoli- Questa cifra identitaria di Cervia trova piena espressione in tutte le dimensioni richiamate nelle sei sessioni del Convegno ma è rappresentata particolarmente bene dall’archeologia, della quale tutti conoscono il potenziale in termini di ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico ma anche la naturale inclinazione a promuovere il dialogo tra persone e mondi diversi. In questo senso, l’investimento del Comune nella ricerca archeologica non solo è nel pieno interesse della comunità contemporanea ma proietta concretamente Cervia nel futuro. Rinnovo quindi il mio più vivo ringraziamento al Sindaco Massimo Medri, all’Assessore alla Cultura Cesare Zavatta e all’intera Amministrazione Comunale per la grande disponibilità, il costante supporto e l’efficace azione congiunta che, facendo seguire alla ricerca sul terreno la tempestiva pubblicazione dei risultati, ci hanno consentito di raggiungere insieme questo importante traguardo.”
Gli Atti delle giornate di studi saranno pubblicati entro un anno nel volume dedicato al LXXIV Convegno di Studi Romagnoli 2023 che rientrerà nella serie degli “Studi Romagnoli” e verrà presentato in occasione del LXXV Convegno di Studi Romagnoli 2024.
L’iniziativa è organizzata da Società di Studi Romagnoli e Comune di Cervia con il patrocinio dell’Università di Parma (Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali e Programma S.F.E.R.A.), dell’Università di Bologna (Dipartimento Storia Culture Civiltà, Dipartimento di Scienze Aziendali, Dipartimento di Architettura, Center for Advanced Studies in Tourism), del Centro Internazionale di Studi Malatestiani, dell’Università di Urbino (Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali) in collaborazione con CNRS, Université de Lille, University of Zadar, Oxford Archaeology, Politecnico di Milano, Sapienza Università di Roma, Progetto Cervia Vecchia, Master in City Management, Istituto Alcide Cervi-Biblioteca Archivio Emilio Sereni, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, MUSA. Museo del Sale di Cervia e con altre realtà di ricerca.
La Società di Studi Romagnoli, fondata nel 1949 a Cesena, ha sede presso la Biblioteca Malatestiana e promuove da oltre 70 anni studi dedicati alla Romagna organizzando ogni anno un Convegno di Studi Romagnoli, al quale si aggiungono Giornate di Studio e Convegni su temi specifici. L’intensa attività editoriale della Società si dispiega nelle collane “Quaderni “e “Saggi e Repertori” mentre gli Atti dei Convegni dedicati alla sede ospitante e gli studi sulla Romagna vengono raccolti nel volume annuale accreditato MUR della rivista «Studi Romagnoli».