Visita guidata GRATUITA al MUSA – MUSEO DEL SALE
6 Giugno 2016 alle 21:00 - 23:00
Il museo del sale è nato per volontà del Gruppo Civiltà Salinara di Cervia, che ha operato in ambito locale con intenzione di raccogliere, restaurare e tutelare gli attrezzi e i manufatti relativi allo specifico tipo di cultura materiale nonché di stimolare ricerche, documentazioni e studi specifici per recuperare tutta la mole del vasto e complesso patrimonio storico.
Organizzato a partire dal 1989 all’interno del Magazzino del Sale-Torre, di proprietà comunale, è stato completamente ristrutturato, risistemato ed inaugurato il 24 aprile 2004.Per mezzo di strumenti, immagini e proiezioni il Museo testimonia le fasi della raccolta del sale, prima dell’avvento della meccanizzazione del processo estrattivo, datato verso la fine degli anni ’50 del secolo scorso.
Il percorso espositivo inizia dal bookshop da cui si può immediatamente cogliere la “mission” di MUSA ed inquadrare gli elementi dell’esposizione; a disposizione testi, immagini, gadget e il protagonista assoluto: il sale di Cervia. Lo sviluppo del percorso comprende il rapporto dell’uomo con l’acqua rappresentato dal video su grande schermo; a ciò è associata una vetrina contenente alcuni oggetti che rappresentano l’identità storico culturale dell’area.
Un pannello ricorda i toponimi del territorio. Un suggestivo ponte attraversa poi un ampio plastico geografico – territoriale della costa e dell’entroterra per porre l’attenzione sul territorio nel suo rapporto tra saline, città e mare. Pannelli e postazioni multimediali permettono un incontro magico con gli aspetti e le caratteristiche naturalistico – ambientali della Salina di Cervia: l’avifauna, gli altri animali, la botanica.
Alla fine dello spazio museale la natura incontra la memoria, con un grande video che spiega come la storia della salina sia connaturata direttamente con la storia della città di Cervia. Interessante è la rappresentazione attraverso pannelli dell’avventura del sale dall’alba dei tempi fino ai nostri giorni facendoci scoprire l’importanza di un elemento che, non a caso, veniva chiamato oro bianco. Nella grande sala finale in immagine e testi gli elementi della vita reale dei salinari : una grande burchiella originale, attrezzi da lavoro, strumenti per la raccolta del sale. Ovunque appaiono documenti storici emblematici, toponimi tradizionali, nomi dei salinari del passato, volti e immagini della memoria.
Il 10 maggio 2013 è stata inaugurata una nuova ala museale intitolata “La città: storia e memoria”
La Salina Camillone
Ultima delle 144 saline di produzione attive fino al 1959 quando il sistema di produzione divenne industriale e ipiccoli bacini vennero accorpati in grandi vasche di evaporazione e di raccolta. Oggi la salina Camillone resta quale ultima originale salina artigianale, parte integrante del museo del sale ed è lavorata a scopo dimostrativo per far conoscere il duro lavoro dei salinari. Il fondo può produrre dai 500 ai 2000 quintali di sale a stagione. Durante tutto il periodo estivo da giugno a settembre il giovedì e la domenica alle ore 17.00, visite guidate gratuite realizzate dal Gruppo culturale Civiltà Salinara mostrano le varie fasi della attività per la raccolta del sale. La produzione nella salina Camillone, avviene infatti ancora come un tempo artigianalmente, con gli attrezzi in legno e le antiche procedure. I salinari durante le visite spiegano ai partecipanti il lavoro e offrono indicazioni sulle particolari caratteristiche del sale cervese, un sale detto “dolce” in quanto privo dei sali amari che per la particolarità del clima e il metodo di raccolta non riescono a depositare.
Il sale della salina Camillone dal 2004 è diventato presidio Slow Food.
MUSA è stato riconosciuto Museo di Qualità della Regione Emilia Romagna nell’anno 2010.