Come tradizione vuole, lungo un chilometro di spiaggia, dove il mare e la pineta si affacciano come le quinte di un palcoscenico immaginario, avrà luogo la 36° edizione del Festival Internazionale dell’Aquilone.

Ad incontrarsi sotto lo stesso cielo saranno 200 “Artisti del Vento”, provenienti da 30 Paesi, che accompagneranno il pubblico in un viaggio indimenticabile lungo i percorsi della storia dell’aquilone.

Per dieci giorni non-stop il pubblico potrà assistere allo spettacolo di voli acrobatici, balletti, battaglie aeree, prove di record e tanto altro, utilizzando esclusivamente aquiloni, siano essi combattenti, veleggiatori, cellulari, acrobatici o giganteschi “soft-kites” (aquiloni in 3D privi di stecche).

Saranno in programma anche workshop e laboratori, installazioni, mostre, esibizioni di teatro danza e musica e spettacoli serali. Non mancherà la Fiera del Vento, ovvero il mercatino dell’Aquilone, dell’artigianato etnico e della gastronomia.

Arrivano da ogni parte del mondo non solo gli artisti ma anche i visitatori, che da tutta Europa e non solo giungono a Cervia per assistere ad uno show unico nel suo genere. Pur classificandosi tra i primi Festival Internazionali di Aquiloni, quello di Cervia è l’unico al mondo dedicato all’Aquilone come forma d’espressione artistica.

Fra gli habitués più interessanti in assoluto, tornerà a entusiasmare il pubblico il vulcanico finlandese Mårten Bondestam, artista ottantenne duro e puro come la sua Tundra. Torneranno i giovani tedeschi del team “No Limits”, un nome che la dice lunga sulle dimensioni delle loro creazioni, ma anche sulla grande energia che riescono ad infondere; qualità che non manca di sicuro a Robert Trepanier, valente atleta e pittore del Québec, che trasforma i suoi personaggi in aquiloni e che detiene il titolo di Campione del Canada di ciclismo su pista. Dall’India tornerà “il cacciatore di aquiloni” Stafford Wallace, l’uomo che, più di ogni altro al mondo, sa interpretare l’antica disciplina dell’aquilone combattente, manovrando con destrezza i suoi veloci “Patang”.

Rivedremo in azione l’americano Jon Burkhardt, presente all’evento cervese fin dalle sue primissime edizioni. Dagli Stati Uniti tornerà anche George Peters, l’imprevedibile architetto di Boulder (Colorado) che, più d’ogni altro al mondo, merita l’appellativo di “Artista del vento”; tornerà Curtiss Lee Mitchell, vero e proprio folletto che, al fianco della danzatrice Heather Morrow, propone i singolari “racconti ambientalisti” di Heather Beth Henson: fra le numerose forme d’Arte presenti, suscitano particolare interesse le marionette dell’artista americana, figlia prediletta di Jim Henson (inventore dei celeberrimi Muppets) e fautrice lei stessa di creature straordinarie che nulla hanno da invidiare ai sarcastici personaggi del padre. Rivedremo Meg Albers, organizzatrice del famoso Niagara Kite Festival, Kathy Goodwind, creatrice di sofisticati aquiloni radiali, i tedeschi Heinrich Hohmann
 e Florian Janich, aquilonista e stimatissimo architetto il primo e fotografo aereo (per mezzo di un aquilone) il secondo.

Torna l’artista francese Ramlal Tien con autentici stormi delle sue “sentinelle”, l’olandese, esperto di boomerang, Fedde Engwerda, i geniali svizzeri del gruppo “Carpe Diem” e ancora Robert Brasington, dalla remota Tasmania, dall’isola di Bali rivedremo Helmi Ginanti, autentica principessa che, oltre a coltivare le straordinarie tradizioni della sua terra in fatto di aquiloni, tramanda l’antica Arte della danza balinese. Dai Caraibi olandesi tornerà Seymour Jansen, portando con sé i colori dell’isola di Curaçao, mentre dal Giappone torneranno Makoto Ohye e Yukio Akiyama, veri e propri maestri della grande tradizione orientale. Dal Regno Unito tornerà lo scultore Pete Hamilton, autore dei giganteschi “fiori impossibili” che, da qualche anno, troneggiano sull’ingresso principale del Festival; dalla Nuova Zelanda torneranno George e Jackie Penney, con una bella raccolta di aquiloni del celebre Peter Lynn, torneranno i londinesi Paul & Natalie Reinolds (The Kite Couple), coppia storica di autentici “Artisti del vento”, come pure lo sono Michael & Fran Goddard, John & Gill Bloom e Malcolm & Jeanette Goodman (questi ultimi organizzano rispettivamente l’International Kite Festival di Portsmouth e quello di Washington-Sunderland).

Da Israele torneranno i coniugi Eli & Shula Shavit, autori di magnifici aquiloni “patchwork”, da Singapore torneranno Jon Tan e Irene Teo, con i loro giganteschi “Soft-Kites” (aquiloni zoomorfi gonfiabili), simili a quelli dei viennesi Alfons ed Emma Muller e del teutonico Rolf Zimmerman. Fra i celeberrimi “solisti” dell’Aquilone, non mancherà lo svedese Johan Hallin, artista più unico che raro, che realizza aquiloni-fenice, assemblando con cura le piume d’uccello trovate sulla spiaggia. Non mancherà Iqbal Husain, sensibile artista pakistano che realizza “millepiedi”, ispirandosi, seppure in modo ironico, ai tradizionali dragoni cinesi.

Fra gli italiani, meritano grande attenzione artisti come Bruno Bonino, illustre ingegnere genovese che, grazie ad un particolare congegno applicato all’aquilone, fa piovere caramelle dal cielo, Edoardo Borghetti, artista lombardo, autore di enormi aquiloni rotanti, presente ai grandi festival di tutto il mondo, il cagliaritano Fausto Marrocu, impareggiabile creatore di meduse e di preziosi mosaici, i giovani aquilonisti trentini del team “Molina per Aria” e l’emiliano Giovanni Govoni, autentico virtuoso del “Volo acrobatico multiplo”, disciplina inventata e resa celebre dal leggendario Ray Bethell (oggi ultra novantenne, il celebre canadese fu per tanti anni la Star del Festival di Cervia).

Per quanto concerne il Volo acrobatico, vi sarà il campione argentino Gustavo Di Si, l’olandese campione d’Europa Stephen Versteegh, l’inglese Paul Thody, detentore di un singolare primato mondiale, conquistato, proprio sulla spiaggia di Cervia, facendo volare uno stack di 50 aquiloni Flexifoil con la sola forza delle braccia. Tornerà il francese Gregory Reynes, talentuoso “volatore” di aquiloni a 4 fili, oltre che pianista-compositore, tornerà il più volte campione mondiale di volo acrobatico Carl Robertshaw, artista poliedrico inglese che, fra le molteplici sue esperienze creative, ha al suo attivo le coreografie per l’Apertura delle Olimpici di Londra. Torneranno i leggendari “Decorators”, storico team inglese.

Numerose saranno le “new entry”: dal pittore inglese Steve Brockett, creatore di aquiloni finemente istoriati e ambitissimi dai collezionisti di tutto il mondo, al messicano-californiano José Sainz, creatore di splendidi aquiloni ispirati alla civiltà Azteca, al canadese Jean Lamoureux, ottimo pilota di Dyna kites e membro del celebre Windjammers Kite Team; dal parigino Gerard Clement, abile costruttore di aquiloni “cellulari” e organizzatore dei Rencontres Internationales de Cerfs-Volants di Berck sur Mer, al pittore, incisore e artista del vento Michel Gressier, numero uno in Francia e fra i più quotati al mondo; dallo statunitense Scott Skinner, valido Artista del vento e mecenate (fondatore della Drachen Foundation), ai marsigliesi Michel Sollin e Jean-Pierre Ollive, Artisti del vento e profondi conoscitori della tradizione d’oltralpe, fino al maestro Pan Bohua, prezioso testimone della millenaria tradizione cinese.

Caratterizzandosi il festival per l’elevato numero di donne partecipanti, si aggiunge quest’anno un tema, L’altra Metà del Cielo, ai già esistenti, rendendo un doveroso omaggio all’universo creativo femminile e, in modo particolare, alla statunitense Keren Burkhardt, alle svizzere Jsabelle Sorg e Ursula Fricker, alle italiane Alessia Marrocu e Caterina Capelli, alle inglesi Frances Anderson e Pauline Taylor, alle tedesche Ulla Bebko, Anke e Kirsten Sauer (Kisa), alle francesi Claude Comallonga, Claudette Gosselin, Kristine Ricatte e Therese Uguen, alla cinese Jing Guimei, alla canadese Michele Bérubé e alle austriache Daniela Zitzmann, Gabi Drunecki, Steffi Rauchwarter e Anna Rubin.

Da qualche anno, l’evento estende i suoi confini, eleggendo e convocando una delegazione ospite d’onore che, oltre a condividere i temi dell’Aquilone, possa rappresentare esemplarmente lo spirito e la cultura generale del suo Paese. L’Ospite d’Onore 2016 è la Francia. Fra le varie iniziative in programma, è stato sviluppato in tal senso un progetto che commemora l’Artista del vento Philippe Cottenceau. Oltre ad una mostra fotografica, un convegno e alcuni momenti conviviali, il progetto comprende la realizzazione di un’opera cinematografica dal titolo “Qualcosa fra un fiore e una stella” (film in progress a cura di Corrado Bertoni).